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Un vecchio libertino in cerca di un bell'incesto; un buon figliolo minchione; una prostituta in fin di carriera e una puttanella principiante sono le dramatis personae dell'ultima novità del teatro italiano (Nellina, di Roberto Bracco). Il pubblico del Manzoni non ha saputo nè applaudirla nè fischiarla. Evidentemente non ha capito bene di che si trattasse. Eppure la cosa è molto semplice. Nellina è un innesto di intenzioni ibseniane sopra il motivo parigino-napoletano della cocotte simpatica e commovente. Dopo la puttana fatale che Gabriele D'Annunzio ci presenta in diversi abbigliamenti da molti anni, possiamo sopportare anche questa roba, ma ci sembra di ricordare che Roberto Bracco aveva fatto più oneste promesse.
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